JLPT – Cos’è e come funziona?

JLPT, le quattro lettere che illuminano la via di uno studente di lingua giapponese.

Il JLPT, ovvero “Japanese Language Proficiency Test”, è l’esame di riferimento per attestare il proprio livello di conoscenza della lingua giapponese.
Come ogni lingua ci sono diversi livelli che si possono raggiungere: cinque “step”.
Cinque gradini che, come una ripida scalata, portano ad una vetta in grado di spalancare le porte delle aziende giapponesi anche a chi non è nato in Giappone.
Ce n’è di strada da fare dal livello N5, base della montagna, piena di germogli di sillabe e regole e di fiori di ideogrammi, all’N1, vetta arida, desolata e abbastanza incontaminata.
A volte è sufficiente soffermarsi sulla terrazza panoramica dell’N2 per godere di un bellissimo paesaggio ed entrare lo stesso nel mondo del lavoro e delle università in Giappone.
Per gli ingegneri, gli architetti o i cuochi, però, forse non è poi così indispensabile il test: sarà l’unicità dell’esperienza a fare da funivia e portare direttamente dove gli altri sperano di arrivare!

Com’è fatto e come funziona il Test JLPT

Il JLPT ha un grande vantaggio, che è anche il suo immenso svantaggio: è un test scritto a risposta multipla. In poche parole non è previsto un orale, non una parte di produzione scritta, solo 4 opzioni: a, b, c o d (può capitare anche di averne solo tre).

Fantastico, dirai! Può essere. Però potrebbe capitarti di vedere studenti cinesi o taiwanesi che, quanto a comunicazione, ne sanno meno di te, superare i test dei livelli più alti soltanto perché condividono con il giapponese una parte dei sistemi di scrittura! Gli esercizi di comprensione e le conversazioni scritte nel JLPT non mancano ma la comunicazione, a mio parere, è un’altra cosa!

È prevista, però, una parte di ascolto con la solita introduzione che, chi ha sostenuto almeno una volta nella vita un esame JLPT, non potrà mai dimenticare.

Ha inizio con questa frase:
男の人と女の人が話しています。
Otoko no hito to onna no hito ga hanashiteimasu
Un uomo e una donna stanno parlando

La frase è preceduta da un suono stridente al quale segue una domanda, poi una breve conversazione e di nuovo la stessa domanda, alla quale dovrai rispondere colorando di nero il pallino corrispondente alla risposta giusta, come fosse la schedina del toto calcio.

Attenzione a non sbagliare riga colorando la risposta sbagliata: il macchinario che correggerà il tuo test non ha pietà!

Attenzione anche a non calcare troppo quando scrivi altrimenti, se cambi idea all’ultimo istante e decidi di cancellare la tua risposta, l’ombra della matita (che dovrebbe essere della tipologia B2) potrebbe non andare completamente via e “confondere” il sistema di correzione! Sì, compilerai il test con la matita!

esempio test jlpt

Dove e quando fare il test JLPT

Il JLPT si tiene in Italia una volta all’anno, regolarmente dal 1984, la prima domenica di dicembre in Giappone e nel resto del mondo. Basta varcare il confine per avere la possibilità di avere una sessione anche a luglio.

Le città italiane in cui è possibile sostenere l’esame sono:

  • Roma (presso la sede di “Studi Orientali” dell’Università degli Studi di Roma “Sapienza”),
  • Milano (presso la sede di Sesto San Giovanni dell’Università degli Studi di Milano),
  • Venezia (Università “Ca Foscari”).

Stiamo facendo tanti progressi. Ai miei tempi non c’era scelta se non Roma!

Come prepararsi al meglio per l’esame: motivazione e tanta fantasia!

Per iniziare la scalata serve prima di tutto tanta yaruki, やる気 cioè motivazione e voglia di fare.

A volte la motivazione da sola però potrebbe non bastare e per questo potrei aiutarti io!

I miei corsi di giapponese, il mio libroChikamichi Giapponese da zero. Manuale di giapponese per italiani livello N5” e le risorse che offro sono pensati per fornirti delle scarpe comode e l’equipaggiamento necessario per affrontare al meglio il viaggio.

A prepararsi per l’esame ci si stanca, non lo si può negare: esercizi di grammatica, vocaboli e kanji da ricordare, racconti da completare e trabocchetti da evitare.

Allenare l’occhio

Il tranello è spesso dietro l’angolo.

Eccone uno:

Byōin = ospedale… びういん
Biyōin = parrucchiere! びういん

Accidenti, dovrebbero permettere l’uso di una lente di ingrandimento durante l’esame!

Oltre alla conoscenza delle nozioni, delle parole, degli ideogrammi, servono occhi di falco altrimenti si rischia di ricoverare qualcuno in un parrucchiere o far prender un colpo a qualcun altro scrivendo “sono in ospedale” per poi tornare con una nuova acconciatura!

E adesso, quale tra questi kanji indica l’ora?

Oh, sì…quello con dentro il sole “”.

  • – samurai
  • – ora
  • – attendere
  • – possedere

Basta pensare che un tempo, per leggere l’ora, si usava la meridiana, basata sui movimenti del sole…perfetto, da ora in poi non ci cascherò più!

È necessario costruirsi degli stratagemmi per studiare giapponese e affrontare al meglio il JLPT perché spesso, la mente non riesce a racchiudere e a tenere strette con sé tante informazioni con tanti dettagli quasi impercettibili, serve un collante per memorizzare e non dimenticare più. Cosa c’è di meglio della logica e delle associazioni? Quando non ci sono bisogna crearsele, usando la fantasia, a costo di entrare nel proprio mondo di favole!

Cosa vedi?

結婚
“Un groviglio di segni!” – dirai.

Come darti torto, ma, ti dirò cosa vedo io.
A sinistra c’è un uomo, un po’ sconsolato e teso come una corda, in tenuta elegante e con un cilindro in testa, in piedi davanti all’entrata di una chiesa, della quale possiamo vedere chiaramente la croce. A destra la donna, ancora in vestaglia, affianco a lei l’abito e il velo, appesi ad una gruccia. Ne passerà di tempo prima che arrivi in chiesa. Arriverà? Starà pensando il suo futuro marito.

結婚 (pronunciato kekkon) è il kanji di “matrimonio”.

Serve pazzia e tanta fantasia per imparare una lingua come il giapponese – se stai leggendo questo articolo, sei già una persona abbastanza coraggiosa da avere le carte in regola per farcela!

Quanti Kanji bisogna imparare per N5?

Per superare l’esame di livello N5 è necessario conoscere circa 100 kanji e circa 800 parole. Si tratta perlopiù dei verbi principali, dei numeri, delle espressioni necessarie per leggere l’ora e per chiedere indicazioni stradali. Non mancano tutte quelle parole indispensabili per descrivere ciò che ci circonda: gli aggettivi che, in giapponese, a volte si comportano quasi come dei verbi, mandando gli studenti un po’ fuori di testa.

Se quei numeri ti sono sembrati alti, sappi che aumenteranno vertiginosamente man mano che si scala la montagna.
Ti lascio uno schema orientativo, ma non prendere i numeri che dico alla lettera perché può capitare che la cifra non sia proprio tonda:

N5: 100 kanji e 800 parole
N4: 300 kanji e 1500 parole
N3: 650 kanji e 3700 parole
N2: 1000 kanji e 6000 parole
N1: 2000 kanji e 10000 parole

Non ti scoraggiare, il giapponese non è una lingua facile ma la carica che sa darti durante lo studio e il raggiungimento dei piccoli risultati è tale da motivarti a dare del tuo meglio!

がんばってね!

I migliori libri di testo giapponesi per JLPT: N5 – N1

Questi sono i testi ufficiali della Japan Foundation per prepararsi all’esame JLPT.
Non si tratta di libri adatti per lo studio della lingua bensì consistono fondamentalmente in simulazioni d’esame basate sugli esami degli anni passati.

JLPT book N5

N5 - JLPT N5

Testo ufficiale - Japan Foundation

JLPT book N4

N4 - JLPT N4

Testo ufficiale - Japan Foundation

JLPT book N3

N3 - JLPT N3

Testo ufficiale - Japan Foundation

JLPT book N2

N2 - JLPT N2

Testo ufficiale - Japan Foundation

JLPT book N1

N1 - JLPT N1

Testo ufficiale - Japan Foundation

Se sei agli inizi non sono sufficienti e richiedono un supporto: non sono libri di studio, non sono al 100% intuitivi e, in alcune versioni, le tracce delle simulazioni sono scritte interamente in giapponese. Sono un validissimo campo di pratica sul quale buttarsi una volta acquisite le conoscenze necessarie perché la pratica abbia senso.

I migliori libri per studiare giapponese e prepararsi al livello N5

È proprio per questo motivo che ho pensato a “Chikamichi – manuale di giapponese per italiani”, per tenerti per mano e accompagnarti verso la pratica ufficiale, per non farti cadere strada facendo e non farti rinunciare al tuo sogno.

Vuoi saperne di più su questo manuale, sapere come è nato e a chi è rivolto?
Clicca qui per trovare tutte le risposte!

Chi inizia a studiare da solo, spesso rinuncia davanti ad ostacoli che possono sembrare insormontabili, anzi, indecifrabili, e lo trovo un gran peccato.
Dopo aver costruito delle solide fondamenta, vedrai l’utilizzo di questo tipo di testi pratici sarà più semplice e potrai sfruttarli al meglio per allenarti cimentandoti in vere simulazioni d’esame.

Altri libri interessanti che mi sento di consigliarti sono questi:

chikamichi manuale di giapponese per italiani livello N5

Chikamichi Giapponese da zero

Manuale di giapponese per italiani livello N5

Ti ho suggerito solo testi di livello N5 ma se clicchi sul link e scorri, potrai trovare facilmente anche gli stessi testi ma degli altri livelli.

La certificazione JLPT non scade. Tuttavia, il giapponese, come tutte le lingue, è un fuoco che è necessario alimentare, perché non si spenga.

Perché partire dall’N5 del JLPT?

Una domanda frequente: perché dovrei partire dall’N5? Non si può partire da un livello più basso?
La risposta è: non c’è un livello più basso dell’N5. Il sistema funziona al contrario.
Ricorda ciò che abbiamo detto all’inizio:
N5: base della montagna piena di germogli e dolce nella scalata
N1: vetta arida e incontaminata

Tutte le informazioni necessarie riguardo date, cancellazioni, prezzi, iscrizioni, conoscenze necessarie per sostenere ogni livello sono indicate nel sito ufficiale www.jlpt.jp/e/

bambù

Se invece pensi che studiare giapponese da autodidatta non faccia per te allora potresti iniziare un percorso – individuale o di gruppo – con una serie di lezioni online con me.

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Solitamente per chi parte da zero il corso più adatto per iniziare l’approccio alla lingua Giapponese è TAKE Corso di Giapponese Base – Livello 1

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